d’Architettura n°25

Aspettando che passi, architettura a tutti i costi, il senso di una militanza

estratto dell’articolo di Andrea Milani

[…Tre i principali temi: centro storico e conseguente problematica della ristrutturazione; paesaggio per lo più rurale con ristrutturazioni ed interventi ex-novo in grado di testimoniare il senso dinamico della tradizione; nuovi progetti e rapporto con la natura intesa anche come “materiale”.

Basterebbe, a descrivere il comune denominatore delle intenzioni progettuali, la citazione di Ernesto N. Rogers comparso su “Domus” del giugno 1960 (…) la finalità ideale del comporre le contraddizioni tra memoria e invenzione è l’assorbimento della memoria nell’invenzione in modo che la storia di un oggetto si identifichi nella storia di una cultura al punto di essere parte integrale ed inscindibile di questa.

Ri-modellazione o meglio architettura introversa, tutta rivolta all’interno senza possibilità di sviluppare la dimensione del prospetto, una incomunicabilità che ho tentato di risolvere cambiando  i rapporti di scala, impostando una sorta di urbanistica per interni.…]

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