
Aspettando che passi, architettura a tutti i costi, il senso di una militanza
estratto dell’articolo di Andrea Milani
[…Tre i principali temi: centro storico e conseguente problematica della ristrutturazione; paesaggio per lo più rurale con ristrutturazioni ed interventi ex-novo in grado di testimoniare il senso dinamico della tradizione; nuovi progetti e rapporto con la natura intesa anche come “materiale”.
Basterebbe, a descrivere il comune denominatore delle intenzioni progettuali, la citazione di Ernesto N. Rogers comparso su “Domus” del giugno 1960 (…) la finalità ideale del comporre le contraddizioni tra memoria e invenzione è l’assorbimento della memoria nell’invenzione in modo che la storia di un oggetto si identifichi nella storia di una cultura al punto di essere parte integrale ed inscindibile di questa.
Ri-modellazione o meglio architettura introversa, tutta rivolta all’interno senza possibilità di sviluppare la dimensione del prospetto, una incomunicabilità che ho tentato di risolvere cambiando i rapporti di scala, impostando una sorta di urbanistica per interni.…]